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Cosa si ottiene con la plastica riciclata?

La plastica è diventata uno dei materiali più diffusi nella società moderna a causa della sua versatilità, leggerezza e durabilità. Tuttavia, il suo impatto ambientale negativo è notevole. Alcuni dei principali problemi associati alla plastica includono:

  • Inquinamento marino: Grandi quantità di plastica finiscono nei mari e negli oceani, causando danni significativi agli ecosistemi marini. Gli animali marini possono ingerire la plastica o rimanerne intrappolati, causando danni alla fauna marina.
  • Inquinamento terrestre: La plastica è spesso trovata nei rifiuti solidi urbani, e la sua decomposizione è molto lenta. Questo porta a problemi di inquinamento del suolo e degli habitat naturali.
  • Impatto sulla biodiversità: L’inquinamento da plastica può minacciare la biodiversità, poiché gli animali e le piante possono essere influenzati negativamente dalla presenza di rifiuti plastici nei loro ambienti.
  • Produzione di gas serra: La produzione di plastica vergine richiede l’estrazione di risorse fossili e processi chimici intensi, che contribuiscono alle emissioni di gas serra e al cambiamento climatico.
  • Difficoltà di riciclaggio: Non tutta la plastica è facilmente riciclabile, e le infrastrutture di riciclaggio possono variare da luogo a luogo. Ciò rende difficile il riciclo completo e l’effettiva riduzione dei rifiuti plastici.
  • Microplastiche: La plastica si decompone in piccole particelle chiamate microplastiche, che possono contaminare suoli, acque dolci e marine. Queste particelle possono anche entrare nella catena alimentare, con potenziali impatti sulla salute umana.

La gestione sostenibile della plastica richiede sforzi a livello globale per ridurre l’uso e la produzione di plastica vergine, promuovere la raccolta differenziata, sviluppare materiali plastici più facilmente riciclabili e sensibilizzare sull’importanza della riduzione dei rifiuti plastici. Molti paesi e aziende stanno lavorando per affrontare questi problemi attraverso iniziative di riciclo, riduzione dell’uso della plastica monouso e promozione di alternative sostenibili.

Quali sono le fasi del riciclo della plastica

Dopo la fase di raccolta differenziata, i materiali plastici vengono trasportati negli impianti di prima selezione e trattamento. Questi impianti sono progettati per separare la plastica da altre frazioni di rifiuti e da eventuali impurità. Il processo di separazione e trattamento può includere diverse fasi:

  • Selezione iniziale: I rifiuti raccolti vengono sottoposti a una prima fase di selezione manuale o meccanica per separare i materiali riciclabili, inclusi quelli in plastica, da quelli non riciclabili.
  • Separazione meccanica: Utilizzando tecniche come il vagliamento, il setacciamento e l’aria in pressione, si cerca di separare i materiali plastici dagli altri componenti dei rifiuti.
  • Separazione per tipo di polimero: Una volta separati, i materiali plastici vengono suddivisi ulteriormente in base al tipo di polimero. Questo può comportare l’utilizzo di tecniche avanzate, come la spettroscopia ottica o altri metodi di identificazione automatica dei polimeri.
  • Pulizia: Dopo la separazione per tipo di polimero, la plastica può essere sottoposta a una fase di pulizia per rimuovere eventuali contaminanti o residui.
  • Frantumazione e granulazione: La plastica separata può essere sottoposta a processi di frantumazione e granulazione per ridurla in piccoli pezzi chiamati granuli o pellet.

Una volta ottenuti i granuli di plastica separati e puliti, essi sono pronti per essere utilizzati come materia prima nel processo di produzione di nuovi prodotti plastici. Questo passaggio di riciclo è fondamentale per ridurre la dipendenza dalla plastica vergine e contribuire a una gestione più sostenibile dei rifiuti plastici.

Cos’è il cracking?

Il processo di “cracking” è una tecnica utilizzata nell’industria petrolchimica per frammentare le lunghe catene di idrocarburi presenti nei composti petroliferi grezzi, come il petrolio greggio, in molecole più piccole chiamate monomeri. Questi monomeri sono gli elementi costitutivi fondamentali per la produzione di una vasta gamma di prodotti chimici, compresi i polimeri utilizzati per la produzione della plastica.

Il cracking può avvenire in diverse forme, tra cui:

  • Cracking termico: Questo processo coinvolge il riscaldamento del petrolio grezzo ad alte temperature in assenza di ossigeno. Ciò provoca la rottura delle catene di idrocarburi lunghe in molecole più piccole, tra cui monomeri come l’etilene, il propilene e altri.
  • Cracking catalitico: In questo caso, il cracking avviene in presenza di catalizzatori che accelerano la rottura delle catene di idrocarburi. Questo metodo è spesso preferito poiché consente un maggiore controllo sulla composizione dei prodotti ottenuti e può essere ottimizzato per produrre specifici monomeri richiesti per la produzione di plastica.

I monomeri ottenuti dal cracking vengono quindi utilizzati come materie prime per la produzione di polimeri plastici attraverso processi di polimerizzazione, in cui i monomeri vengono legati insieme per formare lunghe catene molecolari, che costituiscono la struttura della plastica.

Il cracking è un passaggio chiave nell’industria petrolchimica e consente di ottenere una vasta gamma di composti chimici utilizzati in molte applicazioni industriali, inclusa la produzione di plastica. Tuttavia, è importante notare che il cracking dei combustibili fossili contribuisce anche alle emissioni di gas serra e al cambiamento climatico, motivo per cui sono in corso sforzi per sviluppare alternative sostenibili ai materiali plastici tradizionali.

Dopo la fase di cracking che produce i monomeri, questi vengono sottoposti a un processo di polimerizzazione per formare le lunghe catene molecolari che costituiscono la struttura della plastica. Durante la polimerizzazione, i monomeri vengono legati insieme attraverso reazioni chimiche che coinvolgono la formazione di legami covalenti. Questi legami covalenti si sviluppano tra gli atomi dei monomeri, creando una catena molecolare più lunga chiamata polimero.

Quali materiali vengono prodotti con la plastica riciclata

A seconda dei monomeri utilizzati e delle condizioni di polimerizzazione, è possibile ottenere una vasta gamma di polimeri con caratteristiche fisiche e chimiche diverse, quindi attraverso la plastica riciclata, vengono prodotti i seguenti materiali:

  • Polietilene (PE): Utilizzato per bottiglie, flaconi, tubi, giocattoli, nastri adesivi, pellicole, sacchi per la spazzatura, cassette. Dal PE riciclato vengono prodotti sacchi per la spazzatura, flaconi, nastri adesivi e tappi.
  • Policloruro di vinile (PVC): Utilizzato per vaschette e contenitori di alimenti, finestre, porte, piastrelle, tesserini magnetici, nastri magnetici delle videocassette e pellicole cinematografiche. Il PVC riciclato può essere utilizzato per la produzione di tubi per l’edilizia.
  • Polietilentereftalato (PET): Utilizzato per bottiglie per bevande. Dal riciclo del PET si ottengono tessuti come il pile, interni ed accessori per auto, contenitori e fibre per imbottiture.
  • Polistirolo (PS): Utilizzato per produrre vaschette per alimenti, posate, piatti, tappi, pannelli isolanti per l’edilizia e imballaggi.
  • Polipropilene (PP): Utilizzato per la produzione di contenitori per alimenti, oggetti di arredo, flaconi per detersivi e per l’igiene personale, giocattoli, moquette e mobili da giardino.

Per ulteriori campi di applicazione della plastica riciclata nelle grandi metropoli segui l’approfondimento sul corretto riciclo plastica a Milano.

L’utilizzo della plastica riciclata in questi prodotti contribuisce a ridurre la quantità di rifiuti plastici destinati alle discariche, promuovendo la circolarità dei materiali e riducendo la dipendenza dalla plastica vergine. Questi materiali possono essere impiegati in diverse applicazioni, contribuendo a una gestione più sostenibile delle risorse e a una riduzione dell’impatto ambientale associato alla produzione di nuovi prodotti in plastica.

I vantaggi del riciclo della plastica

Il riciclo della plastica ha diversi vantaggi ambientali, economici e sociali. Quando la plastica viene riciclata, si ottiene un materiale che può essere utilizzato per vari scopi. Alcuni dei principali prodotti ottenuti dal riciclo della plastica includono:

  • Nuovi prodotti di plastica: La plastica riciclata può essere utilizzata per produrre una vasta gamma di nuovi prodotti in plastica, come bottiglie, contenitori, imballaggi, giocattoli e articoli per la casa.
  • Fibre tessili: La plastica riciclata può essere trasformata in fibre tessili, utilizzate per la produzione di tessuti e indumenti. Queste fibre possono essere utilizzate per realizzare capi di abbigliamento sostenibili.
  • Compounds plastici: La plastica riciclata può essere combinata con altre sostanze chimiche per creare compound plastici, che possono essere utilizzati in una varietà di applicazioni, compresi materiali per l’edilizia, componenti automobilistici e altro ancora.
  • Legno composito: La plastica riciclata può essere combinata con materiali lignocellulosici per creare legno composito, che può essere utilizzato per produrre tavole, pavimenti, e altri prodotti simil-legno.
  • Imballaggi sostenibili: La plastica riciclata può essere impiegata per la produzione di imballaggi sostenibili, riducendo la dipendenza da plastica vergine e contribuendo a ridurre l’impatto ambientale.
  • Filamenti per stampa 3D: La plastica riciclata può essere convertita in filamenti utilizzati nelle stampanti 3D, consentendo la creazione di oggetti tridimensionali in maniera più sostenibile.
  • Strade e pavimentazioni: In alcuni casi, la plastica riciclata può essere utilizzata per realizzare asfalto modificato, contribuendo a creare pavimentazioni più resistenti e sostenibili.

E’ importante notare che il riciclo della plastica ha ancora alcune sfide, come la contaminazione dei materiali, la necessità di infrastrutture adeguate e la sensibilizzazione del pubblico sull’importanza del riciclo.

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